Per tutto c'è il suo tempo, come da antico monito. E, quando si parla di cibo e alimentazione, la frase assume una particolare rilevanza. Prima di rispondere alla domanda in questione, e cioè quando scadono i surgelati, è necessario fare una premessa. Tutti gli alimenti conservati hanno una durata nel tempo. In particolare, gli alimenti molto deperibili dal punto di vista microbiologico potrebbero costituire, dopo un breve periodo, un pericolo immediato per la salute umana. Per questo, viene indicata in confezione la data di scadenza. Questa è la data entro la quale il prodotto alimentare va consumato. In questi tipi di alimenti troviamo la dicitura “da consumarsi entro il”, seguita dalla data espressa in giorno, mese e anno1.
Nel caso di altri alimenti, come ad esempio i surgelati, la legge impone di riportare il TMC, ovvero il termine minimo di conservazione. È definito come “la data fino alla quale tale prodotto conserva le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione”. Di fatto, quindi, il termine minimo di conservazione rappresenta un indicatore di qualità, più che una vera e propria scadenza. Per l’Istituto Italiano Alimenti Surgelati “un prodotto che supera il TMC ha una qualità intrinseca che diminuisce, ma non è pericoloso per la salute umana.”
Le buone prassi per la corretta conservazione domestica dei surgelati partono fin dal momento dell'acquisto. Per rispettare la catena del freddo, è consigliabile acquistare i surgelati alla fine della spesa, utilizzando borse termiche per il loro trasporto. Una volta arrivati a casa, bisogna mettere subito i prodotti nel congelatore. La chiave per conservare al meglio i prodotti è la temperatura.
I surgelati vanno conservati a -18° C. Per sapere se il nostro congelatore risponde a questa esigenza e capire quando scadono i surgelati, è sufficiente controllare il numero di stelle che si trovano sullo sportello o all’interno del freezer stesso. In base alle stelle, e quindi alla temperatura, i surgelati si conserveranno per tempi differenti.
Correttamente utilizzato, il congelatore è un ottimo alleato antispreco, sia per i surgelati acquistati durante la spesa, sia per gli alimenti congelati.
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Capita spesso di usare questi due aggettivi come se fossero sinonimi. In realtà, c’è una differenza tra surgelato e congelato. Intanto, la surgelazione è un processo rapido, disciplinato da una normativa specifica, ed è un trattamento industriale. Il congelamento, seppure possa essere svolto anch’esso in industria, è un trattamento lento di abbassamento della temperatura. È ciò che succede nel congelatore di casa quando si inserisce all’interno un alimento fresco. La differenza principale tra i due processi riguarda il tempo impiegato per il raffreddamento e la temperatura che viene raggiunta.
Nel caso in cui venga a mancare l’energia elettrica, il prodotto surgelato, normalmente, non subisce danni fino a 6 ore di interruzione della corrente2. Questo vale, ovviamente, se il nostro elettrodomestico funziona correttamente e a patto di non aprire lo sportello. Quanto meno nelle prime 12 ore dall’interruzione della corrente. Se, invece, il disservizio dura più a lungo e si superano le 12 ore, probabilmente il prodotto sarà del tutto scongelato. La domanda allora sorge spontanea: il cibo scongelato quanto dura? Secondo il già citato Regolamento (UE) n. 1169/2011, “una volta scongelato, il prodotto non deve essere ricongelato.” Il suggerimento è, quindi, quello di non consumarlo se non siamo sicuri di risalire al momento preciso del guasto.
FONTI
1 Regolamento (UE) N. 1169/2011
2 I surgelati: da consumarsi preferibilmente entro il…, IIAS
Nell’ambito della misura PNRR “Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo”, Orogel ha ottenuto l’approvazione del progetto denominato “Programma di sviluppo per la logistica agroalimentare nell’ambito della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli”. In particolare il programma di sviluppo di Orogel, dal titolo “OROGEL – logistica interna e sostenibile” è finalizzato alla realizzazione di una nuova cella frigorifera automatizzata con l’obiettivo di minimizzare l’impatto ambientale e proseguire verso la digitalizzazione. Per ulteriori informazioni, cliccare qui.
Orogel è beneficiaria di un contributo del FEASR per un progetto approvato a valere sul PSR Emilia-Romagna 2014-2020 – Tipo di operazione 16.2.01 ("Supporto per progetti pilota e per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agricolo e agroindustriale") per un Piano di Innovazione dal titolo: "Varietà e tecniche colturali per specie orticole da mercato fresco e da surgelazione”, compreso nel Progetto di Filiera F21 (SETTORE ORTOFRUTTICOLO) dal titolo “PROGETTO PILOTA PER L’AMMODERNAMENTO E L’INNOVAZIONE DELLA FASE AGRICOLA DELLA FILIERA OROGEL: VERSO LE PRODUZIONI A RESIDUO ZERO” di cui è proponente e capofila la stessa Orogel. Per ulteriori informazioni, cliccare qui.
“MAC - Maculatura bruna del pero: approfondimenti su agenti causali, tecniche innovative di prevenzione e contenimento alla luce dei cambiamenti climatici” è un progetto realizzato nell’ambito Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 – Tipo di operazione Mis. 16.1.01 – Gruppi operativi del partenariato europeo per l’innovazione: “produttività e sostenibilità dell'agricoltura” - Focus Area 4B.
Costo Complessivo del Progetto: € 379799,62
Contributo concesso € 341.819,66
Domanda n. 5150379 – Capofila: OI PERA
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