Seguire una dieta varia ed equilibrata è importante, in ogni momento della vita. E lo è ancora di più in gravidanza. Anziché mangiare per due, come dicevano le nonne, bisognerebbe mangiare due volte meglio. È quel che evidenziano anche le Linee guida per una sana alimentazione¹. Gli esperti del CREA sottolineano che, in dolce attesa, è importante badare soprattutto alla qualità dell’alimentazione più che alla quantità. Una qualità che è data, secondo i nutrizionisti, dalla ricca presenza di frutta e verdura. Questo perché si fa del bene a sé e al nascituro. Ricche di acqua e di fibre, contribuiscono, per esempio, ad attenuare i sintomi della stipsi, frequente nelle gestanti. Da questo punto di vista, non vi sono controindicazioni circa l’assunzione di verdure surgelate in gravidanza. Via libera, dunque: basta rispettare le buone prassi sugli alimenti surgelati, valide sempre.
La sicurezza degli alimenti surgelati è garantita da una severa normativa comunitaria, applicata anche in Italia. Il Decreto Legislativo n. 110 del 27 gennaio 1992 garantisce controlli sui surgelati e stabilisce norme anche riguardo ai banchi frigoriferi presenti nei punti vendita. In particolare:
Come ricordato anche dall’Istituto Italiano Alimenti Surgelati², all'interno del banco frigo deve essere presente e ben visibile un termometro che deve indicare una temperatura mai superiore ai -18° C.
Se non bastassero queste indicazioni per rassicurare sul consumo di verdure surgelate in gravidanza, in aiuto arrivano anche i passaggi del processo di surgelazione vero e proprio. Innanzitutto bisogna fare una chiara distinzione tra surgelazione e congelamento. La differenza principale tra i due processi riguarda il tempo impiegato per il raffreddamento e la temperatura che viene raggiunta.
La surgelazione comprende diversi passaggi preliminari, tra i quali la cernita del prodotto fresco, il lavaggio e il blanching. Tecnicamente quest’ultima fase, che precede la surgelazione vera e propria, consiste in una rapida scottatura degli ortaggi. Questo consente di bloccare l’attività degli enzimi e preservare tutte le proprietà nutritive.
Infine, le verdure surgelate, in gravidanza e sempre, vanno consumate previa cottura, seguendo le indicazioni riportate in confezione. Tutto ciò concorre a rendere sicuro il consumo di surgelati, anche nella delicata fase della gravidanza. In più, avere sempre a disposizione in freezer verdure surgelate, poi, permetterà alle future mamme di poter soddisfare la voglia di alimenti fuori stagione. Con tutta la garanzia di portare in tavola prodotti con tutte le proprietà del prodotto fresco appena raccolto.
Fonti:
¹ Linee guida per una sana alimentazione, CREA
² I falsi miti sui surgelati, IIAS
Nell’ambito della misura PNRR “Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo”, Orogel ha ottenuto l’approvazione del progetto denominato “Programma di sviluppo per la logistica agroalimentare nell’ambito della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli”. In particolare il programma di sviluppo di Orogel, dal titolo “OROGEL – logistica interna e sostenibile” è finalizzato alla realizzazione di una nuova cella frigorifera automatizzata con l’obiettivo di minimizzare l’impatto ambientale e proseguire verso la digitalizzazione. Per ulteriori informazioni, cliccare qui.
Orogel è beneficiaria di un contributo del FEASR per un progetto approvato a valere sul PSR Emilia-Romagna 2014-2020 – Tipo di operazione 16.2.01 ("Supporto per progetti pilota e per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agricolo e agroindustriale") per un Piano di Innovazione dal titolo: "Varietà e tecniche colturali per specie orticole da mercato fresco e da surgelazione”, compreso nel Progetto di Filiera F21 (SETTORE ORTOFRUTTICOLO) dal titolo “PROGETTO PILOTA PER L’AMMODERNAMENTO E L’INNOVAZIONE DELLA FASE AGRICOLA DELLA FILIERA OROGEL: VERSO LE PRODUZIONI A RESIDUO ZERO” di cui è proponente e capofila la stessa Orogel. Per ulteriori informazioni, cliccare qui.
“MAC - Maculatura bruna del pero: approfondimenti su agenti causali, tecniche innovative di prevenzione e contenimento alla luce dei cambiamenti climatici” è un progetto realizzato nell’ambito Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 – Tipo di operazione Mis. 16.1.01 – Gruppi operativi del partenariato europeo per l’innovazione: “produttività e sostenibilità dell'agricoltura” - Focus Area 4B.
Costo Complessivo del Progetto: € 379799,62
Contributo concesso € 341.819,66
Domanda n. 5150379 – Capofila: OI PERA
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