Il viola, a seconda dei contesti, assume varie connotazioni. Eterno escluso nei teatri italiani per scaramanzia, è al contempo definito da artisti e letterati il colore in grado di avvicinare l’umano al divino.
Certamente, è una tinta che trova nella cucina italiana una calda accoglienza. Mirtilli, prugne, fichi, more, uva, così come barbabietole, cavolfiori e melanzane: le proprietà benefiche di questi alimenti sono molte, in parte legate proprio alla presenza delle antocianine. Si tratta di coloranti idrosolubili presenti in natura in fiori e frutti, che ne determinano la caratteristica pigmentazione violacea. Sono sostanze con una potente azione detossinante e antinfiammatoria. Inoltre, introdotte attraverso i cibi, le antocianine apportano all’organismo vitamine e svariati minerali essenziali per l’essere umano. Ci concentriamo qui, in particolare, sulle melanzane: le proprietà di questo frutto (sì, è un frutto) sono, infatti, degne di nota e meritano di essere approfondite.
La scoperta della melanzana è storicamente contesa tra India, Cina e Arabia. Certo è che, secondo varie fonti, approdò in territorio italiano, più precisamente in Sicilia, già nel 1400. Registrata all’anagrafe con il nome di badinjian, nella traduzione italiana medievale il termine di riferimento divenne melo-badinjian, dove il prefisso “melo” veniva posto per indicare tutti i vegetali provenienti d’oltreoceano.
Curiosità. Nonostante venga spesso indicata come un ortaggio, in realtà la melanzana è un frutto a tutti gli effetti. Come nel caso di pomodori, cetrioli e zucca, infatti, le melanzane nascono successivamente alla fioritura della propria pianta e presentano i semi, proprio come la mela o la fragola.
Esistono varie tipologie di melanzane in commercio, che si differenziano per forma e colore. Possono essere, tonde, ovali, lunghe e perline. E ancora, violacee, tanto scure da sembrare nere, dalla buccia striata o addirittura bianca.
Le proprietà della melanzana sono numerose. Oltre a essere una ricca fonte di vitamine, di potassio e fibre, questo frutto migliora la regolarità intestinale. Agisce in particolare sul fegato, grazie alla presenza di sostanze simili alla cinarina e la silimarina, contenute anche nel carciofo.
Vediamo quali sono i valori nutrizionali delle melanzane. Essendo composte maggiormente d’acqua (93 grammi circa per 100 grammi di prodotto fresco)¹, sono un alimento depurativo, con preziose proprietà diuretiche, nonché in grado di mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo.
Caratterizzate da un basso indice glicemico, melanzane e diabete vanno a braccetto: poiché povere di zuccheri, gli specialisti ne consigliano l’integrazione nella dieta per il controllo del diabete di tipo 2. Inoltre, le calorie delle melanzane crude sono davvero modiche. Anche in versione cotta, però, facendo attenzione ai condimenti, si prestano senza limitazioni a qualsiasi tipo di regime alimentare.
Per secoli, la melanzana è stata oggetto di numerose maldicenze che ne hanno ostacolato, soprattutto in un primo momento, l’utilizzo nella preparazione degli alimenti. In particolare:
Più recentemente, studi scientifici hanno approfondito quelle fattispecie che possono rendere le melanzane tossiche. Se mangiata cruda, la melanzana può creare disordini gastrointestinali, nausea, dolore di stomaco e vertigini. Questo a causa della solanina. Si tratta di una sostanza nociva² prodotta dalle piante come difesa dagli insetti e presente negli organi verdi di piante come pomodori e patate. Tuttavia, la cottura inibisce la solanina, rendendo quindi sicuro il consumo di melanzane.
Grazie al loro sapore delicato e versatile, le melanzane sono protagoniste in molte cucine del mondo. Anche, ovviamente, in Italia. Ci sono alcune ricette che sicuramente vengono in mente prima di altre e che esaltano tutto il sapore di questo ortaggio.
Hai invitato alcuni amici a casa e vuoi stupire i tuoi commensali con un aperitivo veloce, ma allo stesso tempo sfizioso? Ecco un paio di suggerimenti.
Questa profumatissima crema, conosciuta come “caviale di melanzane”, ha anch’essa origini mediorientali. Il fascino del Babaganoush, oltre all’origine curiosa del nome, è dato dalla velocità e semplicità della sua preparazione, che richiede pochi passaggi e si può abbinare facilmente a specialità tradizionali come i falafel o per preparare ricche pite in abbinamento a dello yogurt greco.
Un’idea perfetta per aperitivi nelle sere d’estate, in una veste ancor più chic, sono le melanzane marinate alla menta, con pangrattato e pinoli. Come prepararle? Porta a bollore l’aceto con un rametto di menta e degli spicchi d’aglio schiacciati. Spegni il fuoco e unisci 80 ml d’olio. In una padella, tosta il pangrattato e i pinoli con l’olio rimasto, fino a dorarli leggermente. A parte, cuoci le melanzane in padella con un filo d’olio per 6-7 minuti. Cotto il tutto, in una terrina forma uno strato con le melanzane, bagna con l’olio aromatico, salando e cospargendo con il pangrattato. Ripetere gli strati fino a terminare gli ingredienti. Copri, infine, con la pellicola e lascia marinare per 3-4 ore, per poi servire questo delizioso piatto cospargendolo di menta fresca.
NOTE
¹ Per approfondire: Melanzane, proprietà e tabella nutrizionale, Centro di ricerca Alimenti e la Nutrizione
² Natural toxins in food, World Health Organization
Nell’ambito della misura PNRR “Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo”, Orogel ha ottenuto l’approvazione del progetto denominato “Programma di sviluppo per la logistica agroalimentare nell’ambito della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli”. In particolare il programma di sviluppo di Orogel, dal titolo “OROGEL – logistica interna e sostenibile” è finalizzato alla realizzazione di una nuova cella frigorifera automatizzata con l’obiettivo di minimizzare l’impatto ambientale e proseguire verso la digitalizzazione. Per ulteriori informazioni, cliccare qui.
Orogel è beneficiaria di un contributo del FEASR per un progetto approvato a valere sul PSR Emilia-Romagna 2014-2020 – Tipo di operazione 16.2.01 ("Supporto per progetti pilota e per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agricolo e agroindustriale") per un Piano di Innovazione dal titolo: "Varietà e tecniche colturali per specie orticole da mercato fresco e da surgelazione”, compreso nel Progetto di Filiera F21 (SETTORE ORTOFRUTTICOLO) dal titolo “PROGETTO PILOTA PER L’AMMODERNAMENTO E L’INNOVAZIONE DELLA FASE AGRICOLA DELLA FILIERA OROGEL: VERSO LE PRODUZIONI A RESIDUO ZERO” di cui è proponente e capofila la stessa Orogel. Per ulteriori informazioni, cliccare qui.
“MAC - Maculatura bruna del pero: approfondimenti su agenti causali, tecniche innovative di prevenzione e contenimento alla luce dei cambiamenti climatici” è un progetto realizzato nell’ambito Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 – Tipo di operazione Mis. 16.1.01 – Gruppi operativi del partenariato europeo per l’innovazione: “produttività e sostenibilità dell'agricoltura” - Focus Area 4B.
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